Identiteetin Tuska 

Mostra personale, Serlachius Museum Residency’s Galleria 

Mantta-Villpula (Finlandia), 2020

La mostra “Agonia dell’identità - Identiteetin Tuska” ha esibito nel mese di Novembre e Dicembre 2020, ventiquattro opere appartenenti alla serie blu della collezione Tautologia. Ogni quadro è la lettera di un alfabeto concettuale, fatto di linee, prodotte tramite la ripetizione automatica di gesti. La meccanica sottesa al fare dell’uomo viene qui portata ai suoi necessari sviluppi, e radicali conseguenze. La rigorizzazione concettuale delle categorie del passato conduce ad una narrazione che solo apparentemente viene svolta da un soggetto: in realtà ad essa presiede una imprescindibile codificazione della presenza. Nella gerarchia compositiva dei segni, il valore del Segno, il suo potere, la sua razionalità, si fondano sulla sua capacità di escludere ogni ambivalenza simbolica a vantaggio di una struttura fissa in forma di equazione: A è A e non è non A. Il principio di identità e non contraddizione non è solo il principio della filosofia, ma della razionalità di ogni segno. che può funzionare solo se garantisce l’identità, per cui: “questo significa questo e non altro”. La discrezione è la preoccupazione del Logos. Dall’altra parte la distruzione del Segno, e la scomposizione del simbolo: macchie d’inchiostro su un fazzoletto su cui viene pulita la penna bic durante la realizzazione del pannello. In questa lotta tra “chi vuol ricondurre con forza tutto al corpo”, e chi “ripone l’essere nelle forme intelligibili” (Platone, Fedone), si individua la prima superficiale opposizione tra fisiologismo e idealismo; tra coloro che riconoscono alla natura (physis) il carattere di immanente necessità organizzatrice e generatrice (phyein) e coloro che gliela sottraggono per attribuirla a una ragione separata, a un’intelligenza che sopraggiunge dall’esterno. 
L’Occidente ha da sempre pensato queste due polarità che si sono riproposte in tutto lo sviluppo della Storia del pensiero. Oltre lo sfondo di queste linee blu si intravede la verità dell’uomo, da sempre e per sempre oltre la fede nella necessità di creare, se stesso e il mondo.






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